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Secondo incontro diocesano dei Catechisti

Domenica 5 marzo, presso il centro pastorale di Isernia, c’è stato il secondo incontro dei Catechisti della Diocesi Isernia – Venafro.
Erano presenti le Parrocchie di Isernia – Cattedrale San Pietro Apostolo; Venafro – Parrocchia Ss. Simeone e Caterina; Carpinone – Parrocchia Assunzione di M.V. , Roccasicura – Parrocchia San Leonardo , Scapoli. Parrocchia S. Giorgio Martire, Castelnuovo a Volturno, Parrocchia Assunzione di M.V.

Abbiamo esaminato il documento:
Incontriamo Gesù
Orientamenti della CEI per l’annuncio e la catechesi in Italia.

Punti salienti: Il titolo: “Incontriamo Gesù” esprime sinteticamente l’obiettivo cui tende la formazione cristiana: l’incontro di grazia con Gesù. Il verbo posto al plurale indica la dimensione ecclesiale dell’incontro, la dimensione del discepolo e la dinamica della testimonianza.

Il Capitolo 1, nn1-31, “Abitare con speranza il nostro tempo. Un nuovo impegno di evangelizzazione” sottolinea i segni di speranza nella cultura contemporanea come via di missione. Il n. 27 “Seguire Gesù” riassume tutto il movimento dell’azione evangelizzatrice.

Il Capitolo 2, nn. 32-46, “Annunciare il Vangelo di Gesù. Il coraggio del primo annuncio” Si cerca di indicare le soglie attraverso le quali si può operare il primo annuncio.

Il Capitolo 3, nn. 47-62, “Iniziare accompagnare, sostenere l’esperienza della fede. Il cammino della iniziazione cristiana”. Si parla prima della iniziazione degli adulti, poi dei ragazzi e dei bambini.

Il Capitolo 4, nn 63-95, “Testimoniare e narrare. Formare servitori del Vangelo” evidenzia il servizio e la formazione di evangelizzatori e di catechisti.

“La formazione cristiana spesso si conclude nella prima adolescenza. Non stupisce che numerosi adulti conservino un’immagine infantile e impropria di Dio e della religione cristiana”
“La prima caratteristica fondamentale degli Orientamenti è:

  1. L’assoluta precedenza della catechesi e della formazione cristiana degli adulti, e, all’interno di essa, del coinvolgimento delle famiglie nella catechesi dei piccoli”. Si tratta di valorizzare tutta l’azione formativa ( che comprende anche liturgia e testimonianza della carità) in chiave adulta
  2. L’ispirazione catecumenale della catechesi.
  3. La formazione di evangelizzatori e catechisti, e –in forma curricolare e permanente- la formazione dei presbiteri e dei diaconi.
  4. La proposta mistagogica ai preadolescenti, agli adolescenti e ai giovani”.

In questi ultimi anni la Conferenza episcopale italiana per la formazione alla fede ha chiesto espressamente alle diocesi e alle parrocchie di ispirarsi il più possibile al modello del catecumenato. E molte realtà si sono attivate in questa direzione. Primo annuncio. “Quando si assume un obiettivo pastorale e uno stile missionario, che realmente arrivi a tutti, senza eccezioni né esclusioni, l’annuncio si concentra sull’essenziale, su ciò che è più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario. In questo nucleo fondamentale ciò che risplende è la bellezza dell’amore salvifico di Dio, manifestato in Gesù Cristo morto e risorto.” n.33.

Ringraziamo sr Giuseppina Iadanza per la presentazione delle slides e la sua disponibilità.
Sr Tina Palmas S.C.G.A.