Il Capitolo cattedrale di Isernia (Capitolo Cattedrale Pentro) vanta antichissime origini e l’anno della sua fondazione è ab immemorabili, ma certamente posteriore al battesimo storico della chiesa iserniense alla fine del V secolo d.C. Esso ha sede nella chiesa cattedrale di Isernia, dedicata al Principe degli Apostoli, chiesa ora ben visibile al visitatore in tutte quelle fasi storico architettoniche che, partendo dal III secolo a. C. (dal tempio della colonia romana di Aesernia, città capitale degli antichi Pentri) nel documentano le evoluzioni storico-architettoniche fino ai nostri giorni.

Dal X secolo d.C. inizia l’importante documentazione pergamenacea – la più rilevante di tutto il Molise – dalla quale è facile evincere quel ruolo non secondario svolto nella vita della città dal collegio canonicale. Gli stessi titoli canonicali costituiscono un rimarchevole contributo alla toponomastica cittadina e alla storia di Isernia.

Lungo i secoli questa veneranda istituzione ha accolto tra i suoi membri uomini insigni per santità di vita, integrità di dottrina e di costumi, molti dei quali – specialmente nei secoli XIX e XX, già sulla scia del grande Gianvincenzo Ciarlanti, storico di Isernia e del Sannio del secolo XVII – furono studiosi e pubblicisti di scienze sacre e letterarie, storiche, giuridiche e politiche. Né mancarono quanti furono elevati a dignità episcopale o a prestigiose dignità civili.

Rescritti pontifici con privilegi per l’abito corale onorarono nel tempo il Capitolo cattedrale della civitas fidelissima, a cominciare dal 1294, quando San Celestino V onorò il Capitolo della sua città natale con il dono di due preziosissime croci, tuttora gelosamente custodite dai canonici. Nel 1818 papa Pio VII concedeva ai canonici l’uso della cappa magna violacea, completamento di quell’abito corale rimasto in uso fino alla riforma operata dal Concilio ecumenico vaticano II (1969 e 1970). Su richiesta del vescovo Andrea Gemma, la Congregazione per il Clero, in data 17 settembre 1999, ha concesso nuove insegne per l’abito corale dei canonici, considerando le «venerande quanto illustri tradizioni» del Capitolo e «nel desiderio di imprimere ad esso un impulso di rinnovata vitalità».

Con solenne atto capitolare del 5 gennaio 2001, i canonici del Capitolo Pentro hanno collegialmente deliberato il testo di nuovi Statuti, approvati il 22 gennaio 2001 con decreto del vescovo Andrea Gemma.

Al presente il Capitolo Cattedrale Pentro risulta così composto:

Arciprete/Presidente: Mons. Andrea Caroselli (titolo di San Paolo)
Primicerio/Penitenziere/Vice presidente: Mons. Fernando Cogo (titolo di San Michele)
Canonico Teologo: Mons. Claudio Palumbo (titolo dei Ss. Giovanni e Paolo)

Canonici:

Mons. Vincenzo Chiodi (titolo di S. Salvatore)
Can. Gaetano Bonato (titolo dei Ss. Lucia e Bartolomeo)
Can. Luigi Russo (titolo di S. Maria La Vecchia)
Can. Francesco Bovino (titolo di Sant’Onofrio)
Can. Vincenzo Renella (titolo dei Ss. Filippo e Giacomo)
Can. Berardino Di Silvio (titolo di San Mauro)
Can. Pietro Palombo (titolo di Santa Barbara).