“La Pentecoste è un avvenimento straordinario e decisivo nella vita della Chiesa e di ogni credente. E’ un fuoco che si accende un mattino in una piccola casa di Gerusalemme e da lì divampa adagio in tutto il mondo per l’impegno di un piccolo gruppo di uomini conquistati da Cristo, ucciso e risorto, e animati da una misteriosa carica di entusiasmo. Lungo i secoli è sempre un riaccendersi di impegno e di idealità, un sentirsi animati da qualcosa che non permette di starsene quieti, indifferenti e spinge all’azione, al lavoro, alla testimonianza per diffondere un messaggio e una presenza di salvezza.
La Pentecoste rivela e ricorda una vocazione, una chiamata personale e comunitaria a essere testimoni dello Spirito, coerenti annunciatori di una realtà diversa dalla comune mentalità, segnata dalla parola e dall’azione di Cristo, unico salvatore dell’uomo.
La ragione di essere dello scoutismo è “rendere il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato” e questo “migliore” lo si inventa soprattutto costruendo sulla roccia che è la Parola di Dio.”
Introdotta da queste riflessioni, sabato 3 giugno ha avuto luogo presso la chiesa della Parrocchia dell’Assunzione di Maria Vergine in Isernia, la Veglia di Pentecoste presieduta da S.E. Mons.Camillo Cibotti.
La veglia è stata animata dai Gruppi Agesci di Isernia e di Venafro e dalla Comunità MASCI di Isernia, che hanno voluto caratterizzarla, in particolare durante la preghiera dei fedeli, associando ad ognuno dei sette doni dello Spirito Santo simboli cari alla tradizione scout, come la tenda, la lampada, la bussola, gli scarponi, il nodo piano, la forcola, lo zaino.
Il fuoco stesso, acceso e benedetto all’inizio della veglia nel piazzale antistante la chiesa, è un simbolo caro all’esperienza scout, perché parlare di fuoco per uno scout significa evocare tutta la ricchezza di riflessione, di comunione, di gioia e di impegno che nasce nei momenti di fuoco di bivacco.
Al fuoco, una delle forme privilegiate, nella Bibbia, della manifestazione di Dio, sono state accese le sette fiaccole, simbolo dei sette doni dello Spirito Santo, che hanno preceduto la processione che ha fatto ingresso in chiesa, dove è stata proclamata la Parola di Dio.
Nell’omelia S.E.Mons.Cibotti ha sottolineato come, pur facendo parte di gruppi, movimenti e associazioni diversi, siamo l’unica Chiesa alla quale il Risorto continua a mandare il dono dello Spirito Santo.
Dopo il rinnovo delle promesse battesimali, gli scout hanno rinnovato la Promessa Scout, nell’intento di ribadire l’impegno a mantenere la parola data al momento di ricevere il foulard, segno di appartenenza al movimento, e a proseguire nel cammino orientato ad aiutare gli altri in ogni circostanza con disinteresse a lealtà.
Gruppi Agesci di Isernia e Venafro – Comunità MASCI di Isernia