Il 2 febbraio, dopo quaranta giorni dalla solennità del Natale, la Chiesa celebra la festa della Presentazione del Signore, il giorno nel quale Maria e Giuseppe presentano Gesù al tempio secondo l’uso della legge mosaica. Con questo rito Gesù si assoggetta alla prescrizioni antiche ma soprattutto viene incontro al suo popolo che lo attendeva con fede.
La Fede è simboleggiata dalla fiammelle delle candele che in questo giorno vengono benedette e che da sempre il popolo cristiano accende nei momenti difficili, nelle tempeste della vita quando proprio la Fede sembra mancare. Anche noi, infatti, siamo chiamati a rendere testimonianza a Dio come i due vegliardi Simeone e Anna che, pieni di Fede, riconobbero il Signore e gli diedero gioiosa testimonianza.
Da ventuno anni il 2 febbraio è anche la giornata mondiale per la Vita Consacrata e in questo giorno tutti i religiosi e le religiose sono chiamati a rinnovare i propri voti di obbedienza, castità e povertà e l’impegno a portare a tutto il mondo l’annuncio della venuta del Signore.
Anche nella nostra cattedrale S.E. Mons. Camillo Cibotti ha celebrato la santa Messa preceduta dal rito di benedizione delle candele e dalla processione alla quale hanno partecipato tutte le religiose e i religiosi. Durante l’omelia il Vescovo, commentando la pericope evangelica della presentazione al tempio, ha esortato tutti i consacrati a vivere a pieno la loro vocazione di essere annunciatori della gioia dell’incontro con Gesù che si rende presente non solo nella sua Parola e nel Pane di vita ma anche nei fratelli e sorelle più deboli ai quali non dobbiamo chiudere la Porta della Misericordia del nostro cuore.
Il Vescovo ha poi esortato tutti i presenti a scoprire la propria vocazione di uomini e donne cristiani che si fanno annunciatori del messaggio di salvezza di Gesù affinché tutti siano illuminati dallo splendore della luce divina di cui tutti dobbiamo farci messaggeri.
Dopo l’omelia i religiosi hanno rinnovato i voti davanti al Vescovo e a tutta la comunità esprimendo il proprio ringraziamento a Dio per il dono della vita consacrata e per la chiamata a seguire, ciascuno secondo il carisma specifico della propria congregazione, la via luminosa tracciata da Gesù. La celebrazione si è conclusa con l’invito del Vescovo a portare a casa la candela benedetta segno della Fede che deve sempre ardere nei nostri cuori.
Antonio Battista – Jacopo Incollingo