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Festeggiamenti per i SS. Medici e Martiri Cosma e Damiano

Santi Cosma e Damiano
Come da tradizione, nei giorni 26-27-28 settembre la città di Isernia ha reso onore ai santi medici e martiri Cosma e Damiano. Tanti i pellegrini che hanno raggiunto Isernia per l’annuale festività, primi fra tutti i fedeli provenienti dal comune di S. Elia Fiumerapido (FR) e dalla sua contrada, Olivella, con cui Isernia, alcuni anni fa, ha stretto un gemellaggio proprio in ragione della comune devozione ai santi martiri.

Infatti nel lontano 1600, dovendo i cittadini di Isernia raggiungere Roma per prelevare alcune reliquie dei santi medici concesse dal cardinale Silvio Antoniano, al ritorno passando per Olivella, furono aiutati dagli abitanti della contrada. E per ringraziare i fedeli di Olivella gli isernini concedono loro di recare in processione le statue e le reliquie dalla Cattedrale al santuario ogni anno il 26 settembre, primo giorno dei solenni festeggiamenti.

La mattina di sabato 26 settembre con la Santa Messa Pontificale, presieduta in Cattedrale da S.E. Mons. Camillo Cibotti, si è entrati nel vivo della tre giorni di festa.

Il vescovo nella sua omelia ha più volte richiamato l’attenzione dei presenti sulla figura eroica dei due fratelli e medici “anàrgiri”, ponendo l’accento particolarmente sul fatto che esercitavano la professione medica senza ricevere alcun compenso, in totale gratuità e per il solo bene dei fratelli.

Ha infatti lanciato un monito: “Non lasciamoci risucchiare dal vortice di un attivismo anonimo che del mondano riesce a fare il palcoscenico di una vita pianificata e ripetitiva, che di originale non ha nulla e che rende le persone pedine della moderna scacchiera del consumismo. Riappropriamoci della nostra vita! Facciamo della nostra esistenza un’offerta gradita a Dio e facciamo del nostro quotidiano la nostra totale disposizione a fare la volontà di Dio, con quella stessa gratuità e docilità dei Santi Cosma e Damiano”.

Il vescovo ha poi continuato dicendo: “È questo il modo più efficace di imitare i Santi Medici: incarnare nella vita di ogni giorno la nostra autentica testimonianza di fede; attualizzare il martirio condividendo in pienezza le nostre prove quotidiane, rivisitate e riproposte come fattiva adesione a Cristo. Alla difficoltà che può generare sconforto e sconcerto, rispondiamo con l’ascolto alle parole di Gesù:«Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo”.

Al termine della solenne Eucaristia si è snodata la tradizionale processione “di andata” che ha condotto i due busti e le reliquie al santuario, accompagnata dal suono delle zampogne e delle ciaramelle e dal canto dei pellegrini di Olivella.

Giunta la processione al santuario, mons. Claudio Palumbo ha presieduto la Santa Messa durante la quale sono stati benedetti gli oli votivi in onore dei santi medici.

La sera di domenica 27 si è svolta una Via Crucis-fiaccolata che, partendo dall’ospedale, è stata animata dalla Consulta dei Laici e dalla parrocchia Santa Maria Assunta di Isernia.

Lunedì 28, ultimo giorno dei festeggiamenti, la processione “di ritorno” ha riaccompagnato in serata le reliquie e i due busti dei santi in Cattedrale.

A cura di: Jacopo Incollingo e Antonio Battista