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Concerto Pasquale della Cappella Celestiniana

In una cattedrale gremita di gente, in occasione della domenica della Divina Misericordia, il coro della Cappella Celestiniana si è esibito nel Concerto per soli Coro e Organo.

Diretti dal maestro Fabio Palumbo, i coristi hanno intrattenuto il pubblico per più di un’ora e mezza, con canti riguardanti prevalentemente i temi della passione, morte e resurrezione di Gesù. Si è partiti con il Gloria in Excelsis Deo di Vivaldi, fino ad arrivare all’ Halleluia di Händel. Non sono mancate le musiche di importanti compositori come Mozart, Verdi e Bach. Molte delle canzoni sono state accompagnate all’organo da Giovanni Petrone, organista titolare della Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso. Altre hanno avuto come voce solista il soprano Carmela Anna Fascino.

Al termine della serata, sono stati eseguiti, insieme ai cantori della processione del Venerdì Santo due brani composti dal maestro Fabio Palumbo: Implorazione e Lascia che pianga vedendoti morire.

Per me è un privilegio avere nell’ambito della nostra diocesi questo coro. È bello sentire come tutta questa gioia faccia esprimere la dignità di questo popolo”. Queste le dichiarazioni, a fine manifestazione, del vescovo della diocesi Isernia-Venafro Monsignor Camillo Cibotti, anch’egli presente. Poi, rivolgendosi ai ragazzi del coro, aggiunge: “Cercate di coltivare sempre di più nella vita, ciò che sapete esprimere nel canto.”

Per desiderio di Sua Eccellenza, il concerto si è chiuso con la ripetizione della canzone “Lacrimosa” di Mozart.
La Cappella Celestiniana, da anni, si esibisce in concerti di musica sacra, ma anche di molti altri generi musicali. Ne è un esempio il tradizionale concerto gospel che si tiene a dicembre, nell’auditorium della città. Il pluripremiato maestro e compositore Fabio Palumbo è al timone del complesso da più di dieci anni.

I complimenti, al lavoro svolto dall’intera Cappella Celestiniana, sono arrivati da tutto il pubblico presente, che ha accompagnato con un lungo applauso la chiusura della serata.

A cura di: Francesco Romagnuolo