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Il Racconto di una Giornata Speciale

La Diocesi incontra il Santo Padre - Photo: Roberto BattistaDal momento in cui io sono entrato ho visto la vostra gioia, siete gioiosi voi, siete gioiosi! Adesso capisco un po’ perché Papa Celestino non si trovava bene a Roma, ed è tornato da voi… Per la vostra gioia!

Queste le parole con le quali Papa Francesco ha accolto i circa settemila pellegrini della nostra Diocesi lo scorso 2 maggio nell’aula Paolo VI in Vaticano. Il pellegrinaggio, fortemente voluto dal nostro Pastore S.E. Mons. Camillo Cibotti, ha visto anche la partecipazione di una numerosissima rappresentanza della nostra comunità parrocchiale che si è messa in cammino dalle 4:30 del mattino per raggiungere Roma. Giunti nell’aula Nervi tutti sono stati accolti e contagiati dalla gioia dei canti e dei bans animati da un coro di oltre cento giovani della Pastorale Giovanile Diocesana, che hanno saputo coinvolgere tutti i presenti soprattutto nel canto dell’inno con il quale abbiamo accolto il Santo Padre, scritto proprio in occasione della sua visita a Isernia lo scorso 5 luglio.

Il Vescovo, nel suo saluto al Papa, ha sottolineato come la nostra realtà non è cambiata dalla sua visita e come tanti figli della nostra terra, soprattutto giovani, sono costretti a cercare risorse all’estero, sacrificando affetti e sogni accarezzati fin dall’infanzia. Il Presule ha inoltre ringraziato nuovamente il Santo Padre per l’indizione dell’Anno Giubilare Celestiniano, preludio al grande Giubileo della Misericordia che si aprirà il prossimo 8 dicembre.

Quindi il Papa, dopo aver salutato i presenti e in modo particolare i malati, gli anziani e le famiglie, si è soffermato sul grave problema della disoccupazione che affligge il nostro territorio e sull’importanza del lavoro, visto come riscatto per la dignità dell’uomo. Francesco ha inoltre sottolineato l’importanza dell’Anno Giubilare come momento per ritornare a Gesù, al Vangelo e per ristabilire pace: “E questo è un lavoro che la grazia di Dio farà, se noi andiamo avanti con questo impegno. E così rinasce il desiderio di portare il suo amore a tutti, soprattutto alle persone sole, emarginate, umiliate dalla sofferenza, dall’ingiustizia sociale; a tanti che, stanchi di parole umane, sentono una profonda nostalgia di Dio”.

Dopo aver pregato insieme la Madonna e aver ricevuto la benedizione apostolica Papa Francesco ha salutato personalmente i malati, i sacerdoti e i religiosi e poi si è avvicinato a noi giovani che abbiamo avuto la gioia di poterlo salutare e cantare nuovamente per lui, contagiati dall’entusiasmo e dalla gioia che provenivano dal contatto con lui.

Nel pomeriggio un altro momento di grazia ha interessato la nostra comunità diocesana: la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura. Nella sua omelia il Vescovo ha ribadito i temi trattati dal Papa e si è soffermato, in particolare, sulla figura di Paolo che, rapito dalla grazia di Cristo, ha diffuso nel mondo la Buona Novella a tutti gli uomini, tanto da essere definito l’Apostolo delle genti. Al termine della Celebrazione mons. Cibotti ha ringraziato tutti i fedeli della Diocesi per la sentita partecipazione ai due momenti della giornata.

In conclusione possiamo dire che quella del 2 maggio è stata davvero una giornata indimenticabile che siamo certi rimarrà nel cuore di ognuno di noi.

Antonio Battista e Jacopo Incollingo