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Giubileo dei Ragazzi – Crescere misericordiosi come il Padre

Da sabato 23 a lunedì 25 aprile oltre 70mila ragazzi e ragazze accompagnati dai loro animatori ed educatori hanno “invaso” Roma con il loro entusiasmo per vivere tre giorni di preghiera e di festa, come li ha definiti Papa Francesco nel messaggio inviato ai ragazzi di tutto il mondo per invitarli a partecipare. Ovviamente non potevamo mancare noi a questo importante appuntamento!

Diversi ragazzi della nostra parrocchia si sono uniti al gruppo della Diocesi organizzato dall’ufficio di Pastorale Giovanile. Domenica mattina siamo partiti molto presto per poter arrivare in largo anticipo al più importante degli appuntamenti della tre giorni: la Santa Messa con Papa Francesco in piazza San Pietro. Appena arrivati nei dintorni del Vaticano ci siamo immersi nel “fiume” tranquillo ma al tempo stesso colorato e allegro dei tanti giovani che accorrevano in piazza. Dopo i controlli per la sicurezza siamo riusciti ad entrare e a occupare un posto “strategico” che ci ha permesso di salutare il Papa che è passato ben due volte nel lungo giro che ha compiuto con la “papamobile” al termine della celebrazione.

Papa Francesco in Papamobile al Giubileo dei Ragazzi Roma

I ragazzi presenti provenivano non solo da tutta la Penisola ma anche da altri Paesi Europei e dell’America Latina, tant’è che ci è sembrato di vivere il clima di una “mini-GMG” in attesa di partecipare a quella di Cracovia il prossimo luglio. Durante l’omelia il Papa si è così rivolto ai giovani presenti: “Oggi il Vangelo ci dice che la gente riconoscerà i discepoli di Gesù da come si amano tra di loro. L’amore, in altre parole, è la carta d’identità del cristiano, è l’unico “documento” valido per essere riconosciuti discepoli di Gesù. L’unico documento valido. Se questo documento scade e non si rinnova continuamente, non siamo più testimoni del Maestro. Cerchiamo allora di metterci alla sua scuola, che è una scuola di vita per imparare ad amare.”. Al termine della Messa abbiamo subito sperimentato la Misericordia del Padre attraverso il passaggio alla Porta Santa della Basilica Vaticana che ha toccato profondamente il cuore di tutti noi che ci sentivamo accolti dall’amore di Dio Padre attraverso Gesù che la vera Porta dell’ovile. Dopo la visita alle meraviglie della Basilica ci siamo trasferiti a piazza di Spagna per visitare una delle sette tende della Misericordia nelle quali in queste giorni si alternano testimonianze ad attività pensate per i ragazzi sulle sette opere di misericordia corporali e spirituali. Attraverso la testimonianza di un giovane abbiamo così compreso che Gesù è l’acqua viva che disseta sempre e che un primo passo per crescere nella misericordia è l’attenzione per gli altri e l’ascolto attento e sincero del prossimo.

Gruppo di giovani al Giubileo dei Ragazzi

Al termine di questa bellissima giornata abbiamo fatto ritorno alle nostre case, certi che tutto questo ha contribuito a farci crescere nella misericordia del Padre come vi raccontano due dei nostri ragazzi che hanno fatto esperienza dell’abbraccio di Gesù.

Sara: “Partecipare al giubileo dei ragazzi è stata un’esperienza forte e intensa.  Un’occasione unica, dove Dio ci dà la possibilità di essere perdonati. Durante la messa mi ha colpito in modo particolare un tema affrontato da Papa Francesco durante l’omelia: sull’amore, affermando che “Amare vuol dire donare, non solo qualcosa di materiale, ma qualcosa di sé stessi: il proprio tempo, la propria amicizia, le proprie capacità”.”

Vincenzo: “Grazie al Santo Padre, ho vissuto un’esperienza straordinaria, ho potuto capire meglio il Padre misericordioso, Colui che ama e perdona sempre i suoi figli.”

A cura di: Antonio Battista – Jacopo Incollingo

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