Carissimi fedeli tutti della parrocchia di San Pietro Apostolo in Cattedrale, inizia il tempo liturgico dell’Avvento; esso è un tempo di attesa; attendiamo, infatti, il Signore che viene: l’oggetto centrale della speranza cristiana non può essere altro.
In Avvento celebriamo tutto il grande mistero della venuta del Signore: esso va dalla prima venuta a Betlemme, che ha risposto all’attesa del popolo antico, fino all’ultima venuta del Re della gloria, che colmerà l’attesa della Chiesa.
Entro questi due termini estremi si colloca un terzo avvento: quello che ha luogo nella Chiesa e nella vita cristiana, soprattutto per mezzo dei sacramenti. E’ quello che nella preghiera del Signore esprimiamo con l’invocazione: “Venga il tuo Regno”; realtà sempre in atto, da cui la nostra vita cristiana esige di essere afferrata a ogni istante. “Cristo ieri, oggi e nei secoli”: Egli è l’oggi eterno del mondo.
La prima venuta a Betlemme è rievocata dalla festa del Natale, a cui questo tempo prepara; siamo esortati ad attendere con fede e con gioia una solennità che ci recherà gaudio e salvezza.
La seconda venuta del Signore, quando verrà nella gloria a chiudere la storia del mondo e a introdurci nel Regno, l’attendiamo con una speranza che si rinnova sempre. Ne abbiamo già una caparra nel dono del suo Spirito e un’anticipazione nella presenza del Risorto in mezzo a noi; ma questo non spegne in noi il desiderio di contemplarlo a “volto svelato” nella gloria del suo avvento. “Proclamiamo la tua resurrezione, nell’attesa della tua venuta”.
La terza venuta, ossia quella intermedia alle altre due, quella continua nella Chiesa e in ogni anima, è la grande realtà che riempie il tempo presente; per questo l’attesa non è mai colmata. Le anime lo aspettano, perché non hanno ancora raggiunto la piena statura di Cristo; la Chiesa lo aspetta, perché le realtà che essa possiede non sono ancora definitive; il mondo lo aspetta, perché la missione della Chiesa non ha ancora portato fino ai suoi confini la testimonianza evangelica. Questa speranza conosce un ritmo progressivo: ogni anno è nuova, perché mentre lascia dietro di sé le tappe raggiunte, si protende verso nuove mete.
Carissimi fedeli, vi auguro un buon Avvento; il Signore, che viene, ci trovi vigilanti nella preghiera ed esultanti nella gioia per un cammino di fede rinnovato nell’amore!
Can. Remo Staffieri, parroco
Isernia, lì 26.11.2022