SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI E COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
Carissimi fedeli tutti della parrocchia di “San Pietro Apostolo” in Cattedrale, vi ringrazio ancora della cordiale accoglienza, che mi avete riservata il 15 ottobre scorso in occasione del mio insediamento canonico come vostro nuovo parroco; grazie pure dei messaggi di congratulazioni inviatemi sui social network prima e dopo l’ingresso parrocchiale; il Signore vi renda merito! In questi primi giorni di permanenza tra voi, ho potuto già apprezzare la vostra vicinanza, il vostro affetto e la vostra disponibilità alla collaborazione pastorale! Apriamo il nostro cuore alla grazia divina, che nella comunione fraterna fà germoglia più abbondantemente le sue opere di bene per la nostra salvezza e per l’edificazione del Regno dei Cieli!
Tra qualche giorno, celebreremo la solennità di Tutti i Santi; essi già godono la beatitudine eterna, avendo saputo conformare la loro vita a quella di nostro Signore Gesù Cristo; nel raggiungere tale traguardo certamente hanno dovuto affrontare le difficoltà, dovute alla fragilità della natura umana, ma ci sono riusciti per l’impegno e la tenacia avuta e con l’aiuto della grazia di Dio; questo significa che anche noi possiamo e dobbiamo diventare santi.
Con la festa di tutti i Santi, la Chiesa vuole sicuramente celebrare e ringraziare il Signore per il dono battesimale della santità, elargito gratuitamente a tutti i battezzati, ma vuole anche celebrare in particolare la santità di quei cristiani, che sono santi dinanzi a Dio e che la Provvidenza Divina ha voluto riservare per sé, non palesandoli pubblicamente per un culto canonico-ecclesiale! Noi speriamo di essere annoverati un giorno tra le schiere di questi Santi nella perenne lode al Dio Altissimo!
Il due novembre prossimo, celebreremo anche la Commemorazione di tutti i defunti; essa è per noi un’occasione ulteriore per celebrare il mistero pasquale di Cristo Signore, morto e risorto, e confermare il lui la fede nella resurrezione!
Tale ricorrenza è un’occasione propizia per riflettere sul significato ultimo dell’esistenza umana e, allo stesso tempo, è un richiamo costante alla realtà della nostra vita, che ha nella morte il suo penultimo appuntamento, perché è il passaggio obbligatorio, da cui nessuno è esente, verso l’eternità! La morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limite, che ha il suo inizio e il suo compimento in Dio stesso!
La tradizione cristiana ha dedicato il mese di Novembre al ricordo dei fedeli trapassati; pertanto esso è per noi un tempo di preghiera, di riflessione e di testimonianza di fede nella vita oltre la morte; la cura dei sepolcri, arricchiti con i fiori e ceri, quasi a volere ricreare per i defunti già le bellezze del Paradiso desiderato, e le preghiere di suffragio per essi ravvivano in noi la speranza per la vita futura, nella quale noi ritroveremo i nostri cari, che ci hanno preceduto nel sonno della pace, e da essi non ce ne allontaneremo mai più!
Sebbene la morte ce li abbia strappati all’affetto familiare, in realtà i nostri defunti sono presenti e vivi in Dio; hanno bisogno del nostro aiuto spirituale; a tal proposito il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna: “In virtù della comunione dei Santi, i fedeli ancora pellegrini sulla terra possono aiutare le Anime del Purgatorio offrendo per loro preghiere di suffragio, in particolare il sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze ed opere di penitenza (CCC, 211). Assecondiamo queste verità rivelate da Dio ed insegnate dalla Chiesa per il bene nostro e dei nostri cari estinti! Noi crediamo fermamente che le preghiere, arricchite dalla grazia sacramentale della santa Messa di suffragio, nella comunione dei Santi recano davvero beneficio ai nostri cari defunti ed affrettano il loro ingresso in Paradiso, laddove verranno asciugate le loro lacrime e non ci sarà più lutto o sofferenza alcuna, ma solo gioia e pace vera, piena e definitiva.
Nel giorno della commemorazione dei fedeli defunti, siamo esortati a pregare per tutti i morti, anche per quelli per i quali nessuno prega più; per le anime sante più dimenticate, perché anch’esse possano essere accolte nelle braccia amorose della misericordia divina e passare definitivamente dal Purgatorio al Paradiso.
Per suffragare le anime sante, la Chiesa concede di lucrare le indulgenze; pertanto consideriamo quanto segue:
1. Dal mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre si può lucrare, una volta sola, l’Indulgenzia plenaria, applicabile soltanto ai defunti, visitando in loro suffragio una chiesa o un oratorio pubblico, o anche semipubblico per coloro che legittimamente lo usano. Durante la visita si devono recitare un Padre nostro e un Credo. Si devono inoltre adempiere a suo tempo le solite tre condizioni:
a) confessione sacramentale;
b) comunione eucaristica;
c) preghiera (Pater, Ave e Gloria) secondo le intenzioni del Papa;
Le tre condizioni possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o seguenti quello in cui si visita la chiesa od oratorio; tuttavia è conveniente che la S. Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre siano fatte nello stesso giorno in cui si compie la visita.
2. Nei giorni 1-8 novembre i fedeli che visitano il cimitero e pregano, anche solo mentalmente per i defunti, possono lucrare, una volta al giorno, l’Indulgenzia plenaria (applicabile soltanto ai defunti) alle condizioni di cui sopra.
Negli altri giorni, è annessa alla visita devota del cimitero un’indulgenzia parziale, sempre per i defunti, proporzionata alla pietà del visitatore.
Carissimi parrocchiani, facciamo tesoro delle occasioni di grazia, che il Signore ci offre nel corso dell’anno liturgico; non possiamo restarcene estranei, tutto è dono gratuito; l’amore divino non si rassegna a doverci perdere eternamente! Il Signore, padre buono, ci accompagni con la sua misericordia e, per l’intercessione della Vergine Santissima, ci conceda il bene eterno del Paradiso! Vi saluto cordialmente e benedico voi tutti, le vostre famiglie, i vostri figli, i giovani, gli anziani e i malati; tutti raggiunga la benedizione salutare del Signore! Amen.
Il parroco, don Remo Staffieri
Isernia, lì 29.10.2017
XXX domenica T.O.A